martedì 18 ottobre 2016

Il dormiente…sornione.


“Lascia dormire il futuro come merita: se lo svegli prima del tempo, otterrai un presente assonnato”.

F.Kafka

In Oriente il culto della Dormiente si tramanda dalla notte dei tempi. In Occidente, lo stesso culto è dedicato all’Assunta che festeggiamo il 15 agosto. Perché la Dormiente? Lei, Maria, raccontano i venti orientali, si addormenta e in questa veglia perpetua raggiunge poi il suo amato figlio. Oriente e Occidente, vento e memoria…Già la memoria! Se riportata alla nostra storia, alla castelbuonesità, ci ricorda fatti che oggi sembrano ripetersi, come un mantra. Andiamo per ordine. Anche noi nella nostra comunità, venerato come i santi, abbiamo il Nostro Dormiente sornione. Un “Fenomeno” paesano che ha tentato più volte di farsi onorare altrove, anche lui, è oggetto di culto con un preciso rituale. Dorme come faceva dieci anni fa. E’ abile, un bravo imbonitore, lui ha un sogno: governare per altri 20 anni, 100, 1000… soltanto Lui, però,… coltiva questo sogno! E già, se è un fenomeno in tutto, non lo è nel gioco di squadra, Lui le squadre le smonta, come un “nostrano” ed esperto D’Alema. E’ bravissimo a fare fuori i “compagni”, solo quelli però, gli altri, gli avversari gli servono come alibi o alleati di temporaneo sostegno. Meno abili di lui, capaci solo di propaganda e populismo, lo fanno rimpiangere, lui questo lo sa, e dorme, dunque, sornione, assistendo alla decadenza, cui tacitamente contribuisce. Non fiata, non accompagna neanche le orazioni dei suoi in consiglio comunale se non con qualche inutile scaramuccia con il Nostro “primo cittadino”. E’ ambizioso e per questo deve primeggiare sempre, evita le voci critiche, lui è amico di tutti ed è capace di liquidare anche i partiti. Ci riuscì dieci anni fa con lo storico Movimento democratico per Castelbuono, artefice della svolta e della rinascita, oggi con il Partito Democratico, messo ormai in liquidazione o in amministrazione controllata. Non avendone uno lui, iI partito se lo crea. E’ abile,  è solito ripetere che  si circonda di “uomini e donne che amano il proprio paese”.  Ed è così, lo amano devoti e mai si sognerebbero di criticarlo, di osteggiarlo; e Lui emerge  come un pino, alcuni dicono, “sotto il quale nulla cresce”. Infatti, nei suoi lunghi anni di militanza e governo della politica, non ha mai contribuito a fare crescere una nuova classe dirigente. Semplicemente non gli serviva. Il “dopo di me nessuno mai”, è la sua filosofia. Dorme, ancora non parla, ogni tanto scrive, ma si sta appartato, aspetta sornione il momento in cui gli altri, incapaci o forse desiderosi solo del salvatore, gli chiederanno per cortesia di rimettersi in gioco. Vive e si alimenta delle incapacità altrui. E così, come una cortese e “sacrificale” scelta, accetterà di candidarsi - pro domo sua e non nostra. Più silenzio c’è, più errori commetteranno gli altri, più facile sarà per lui comiziare e sorridere ai cittadini. “Il mondo ci guarda”, diceva e ripete ancora; peccato che non riesce a fare il salto di qualità invertendo il ragionamento. Dovremmo essere noi a guadare il mondo e prendere quello che di buono accade, se vogliamo veramente crescere. Non cambia il suo pensiero, perché chi guarda “oltre”, dovrebbe essere capace di confrontarsi, chi, al contrario, si fa guadare è autoreferenziale. Peccato che al culto del Dormiente, si stiano dedicando ancora in tanti, rei di lasciare per strada altre opportunità  di crescita sociale e politica. Peccato, ancora una volta, che uno slogan diventi solo il nome di un movimento politico e non una filosofia. Svegliarsi da quel sogno significa non voltare pagina, ma cambiare libro. Siamo certi che qualcuno sta già raccogliendo appunti, riflessioni e argomenti per iniziare a scrivere un racconto davvero nuovo sulla nostra Comunità.

 

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