Cara Concita, ti seguo da anni,
precisamente dalle Olimpiade greche. Quel tuo articolo sulla chiusura dei
giochi olimpici di Atene non mi è entrato nella mente: “ Guardaci mondo, siamo
la Grecia…”. Di tempo ne è passato La Repubblica, i libri, I fatti di Genova, e
Licio Gelli, l’Unità, Pane quotidiano e adesso sei tornata con FuoriRoma. E’
bello, ogni sera, ascoltare le storie e vedere com’è fatta l’Italia. Ci fai entrare
nelle piccole città dell’Italia, lontane da Roma, per cultura e quotidiano.
Lontane, forse, anche da quella cialtroneria che siamo abituati a vedere in Tv.
Ci racconti i sapori di quelle città, ci ricordi che la destra, la sinistra, il
populismo siamo noi, non Renzi, D’Alema, Berlusconi, Grillo e compagnia bella.
La politica è quello che noi siamo ogni giorno, passione, dedizione, scontro,
lungimiranza, populismo. La politica è bella se è orientata ai bisogni di tutti
e non di alcuni. In provincia è più bella, nelle nostre piccole città, nei
mille paesi della nostra Italia, ci sono ancora persone appassionate che credono
che destra e sinistra siano ancora cose differenti, nei valori, nel pensiero,
forse anche geneticamente. Tu, ci racconti queste storie, ed è questa la novità
assoluta nel palinsesto televisivo, con pacatezza. Nessuno urla, tu stai lì
seduta e ascolti, fai domande e ascolti E, come per magia, anche noi ascoltiamo
e non abbassiamo più il volume della TV. Semplicemente non c’è bisogno di
farlo. Ci sono le immagini bellissime che ci fanno vedere con occhio attento e
non di propaganda quanto è davvero bella l’Italia, come siamo ricchi di storia,
arte e cultura e che se la politica non entra in queste categorie è perduta e
noi insieme con lei. Amministratori capaci e meno si avvicendano con voci di
personaggi noti del luogo. Ognuno dice la sua, ognuno dimostra un forte
campanilismo…siamo o no il paese dei mille campanili?
Bella la politica, quella scevra
da individualismo, quella lontana dai riflettori che opera perché l’elettore è
vicino, non distante dietro uno schermo. Nei piccoli centri bisogna rendere
conto di quello che si è fatto da amministratori. Anche passeggiare per strada,
può diventare un’operazione difficile se non si è amministrato bene. E allora
Lecce sempre di destra con un sindaco capace di dialogare. E Carbonia con le
sue miniere che sono il passato e i nuraghi e il mare che sono il presente e
forse il futuro. Poi Pesaro e la sua bicipolitana lunga, lunghissima sembra non
finire mai. Poi il mare, sempre presente in tutte queste città quel mare che
serve da attrazione per la natura meravigliosa che sa essere e non discarica. Viene
voglia di visitarle queste città, di passeggiare per le loro strade. Viene voglia
di conoscerle con quella curiosità sana che è del viaggiatore e non del turista.
Volti, sguardi, battaglie di ogni giorno che si riversano nella vita di ogni
cittadino. Sembrano, però distanti la finanzia, e Roma ladrona, e le urla di
Grillo e il benessere del renziano PD e il razzismo della Lega. Sembra lontana
la Merkel, e manco a dirlo l’Europa. Ci sono persone vere con problemi e soluzioni
reali. Bel viaggio, ricco e interessante come il tuo taccuino, sempre diverso a
ogni puntata. Abbiamo bisogno che qualcuno, senza pregiudizi, racconti di noi,
delle nostre piccole realtà spesso dimenticate dalla dialettica politica
nazionale. Abbiamo bisogno, per trovare soluzioni di quella pacatezza con la
quale ci accompagni in giro per l’Italia. Perché forse, FuoriRoma è, essere
Dentrol’Italia.
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