mercoledì 1 giugno 2016

La Vita è bella


“Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere".
Piero Calamandrei .

Ieri sera al Cine teatro Astra la scuola Secondaria di I grado ,   “Francesco Minà Palumbo” ha presentato il saggio musicale  di fine anno. Centinaia di studenti si sono esibiti, moltissimi i flauti, tante le danze. Piccoli musicisti ci hanno regalato un lunghissimo spettacolo emozionante. Questa la cronaca ma,  andiamo alla sostanza. Cosa c’era ieri sera davvero all’Astra? Cosa ci ha impressionato, cosa ci spinge oggi  a scrivere  di quei “piccoli” talenti ? Se è vero,  come scrive Calamadrei , che  la scuola crea cittadini, ieri sera, la Scuola Media ci ha dato una grande lezione : Ci ha detto che solo con la dedizione, con la passione , lo studio , la disciplina ,si possono educare, portare fuori come si diceva, talenti nuovi. La scuola che educa e coltiva è ciò che rende migliori i cittadini di domani. C’erano i maestri dell’orchestra, giovani ed entusiasti,  che con i loro “semplici,” ma  decisi gesti accompagnavo i musicisti.  C’erano i sottili violini, gli allegri clarinetti, i suadenti sassofoni, i forti tamburi. C’erano le percussioni, le calde e allegre chitarre, c’era il profondo basso, i flauti davvero magici, poi le voci che raccontavano di quanto, in fondo, è bella la favola del brutto anatroccolo, che un po’ tutti siamo brutti anatroccoli, ma che la speranza che qualcuno si accorga di noi, è sempre dietro l’angolo e che forse ci salveremo. Questi studenti hanno avuto la fortuna di diventare begli anatroccoli, perché hanno incontrato docenti che si sono dedicati a loro totalmente. Un plauso va alla Dirigente della Scuola, Prof.ssa   Maria Cicero,  che ha voluto fortemente e in tempi non sospetti , che la Nostra scuola avesse un indirizzo  musicale. La musica è l’arte che unisce , crea quelle alchimie, per cui tutti gli strumenti se suonano insieme in simbiosi  fanno si che, suoni sparsi, divengano musica, armonia; divengano sublime  bellezza. In questa immensa atmosfera mancava la politica tutta. Mancavano tutti i rappresentanti delle Istituzioni culturali. Non c’erano passerelle, non un comunicato roboante, nessuna pubblicità. La scuola, ancora una volta, lasciata sola. La scuola che tanto da, che insegna, che accompagna, che fa crescere, che si esprime, che ci regala bellezza e talento. Non c’erano microfoni per i “signori” della politica, perché i protagonisti erano i ragazzi. Una politica lontana dalla scuola è una politica che non ha nulla da insegnare a nessuno ,  né oggi né domani. Non ha nulla da dire, si ciba solo si propaganda, di improvvisazione e di luci finte della ribalta, solo di se stessa . Ieri sera c’era solo la sostanza che contava. C’erano le lacrime della commozione ,il battito dell’emozione,  la felicità di essere riusciti a “buttare fuori” la paura e, alla fine , la gioia  di averci abbracciati tutti. Ieri c’erano i ragazzi seduti sulle sedie , non sulle poltrone .  Il concerto si è chiuso con la musica de “La vita è bella”, ed è stato davvero emozionante quando tutti insieme, seduti lì, ognuno con il proprio strumento stretto stretto, ci hanno gridato che sì, la vita è bella. L’hanno detto loro a noi, quando dovremmo essere noi a dirlo con forza ed entusiasmo a loro.  Dobbiamo ringraziare tutti quei ragazzi che, con la loro passione, ci hanno ricordato che stare insieme, avere un obiettivo comune, non vivere di singolo protagonismo, si possono realizzare cose belle.  Il più grande insegnamento di ieri sera?   credere che solo lo studio e la dedizione possano davvero far si che la Vita sia bella.   

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