venerdì 16 gennaio 2015

Forma e sostanza

“Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
 E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso”.  Pericle –Discorso agli atenisi.

Tutto ciò che esiste per Aristotele è fatto di forma e sostanza, di potenza e di un atto che ne giustifica la natura in se stessa compiuta. Tutte le cose hanno una forma e hanno una sostanza, gli uomini, gli animali, le cose, le regole stesse, anche loro sono dotate di una forma e di una sostanza. Una tazza di tè non è tale se non c’è il tè dentro che la qualifica; ciò significa che la forma, priva della sostanza è destinata a non avere un senso in se stesso compiuto. Anche la politica e in particolare chi Amministra, a vario titolo, è fatto di forma e sostanza ed è a esse che deve sempre tornare. Pericle però, ci conduce a un ragionamento più, se volete, ancora odierno. Oggi la forma ha preso il sopravvento sulla sostanza. La politica che si conduce a Castelbuono è fatta solo di personalismi esasperati e di, come già avevamo avuto modo di scrivere, di comunicati privi di sostanza. Ecco la forma, dicevamo, è l’alleata prediletta di chi, non avendo sostanza si trincera dietro l’apparenza. Avviene così che chiunque, sia contrario alla sola forma, cercando, invece, la sostanza, sia sempre attaccato da chi della forma ne ha fatto il suo unico principio. Di recente, infatti, un consigliere comunale ha scritto un comunicato per ringraziare i commercianti che si sono adoperati, con spirito civico, di addobbare il nostro paese con le luminarie natalizie. Che cosa ha fatto la politica della forma? Invece di unirsi al coro dei ringraziamenti, ha attaccato, offendendolo, chi, ha sentito per primo il dovere di scrivere quei ringraziamenti, invece di ringraziare egli stesso quei cittadini, come asseriva Pericle. La politica della forma è quella che, non avendo sostanza, si scaglia contro tutti quelli che, non sono d’accordo con lei, contro tutti quelli che, credono sia necessario un cambio di rotta per il nostro paese. Come reagisce la politica della forma invece di dare il buon esempio? Con la risata di chi prende in giro, con spavalderia; appropriandosi, non avendone dei suoi, meriti degli altri. Chi è contro la politica della forma commette, in altre parole, delitto di lesa maestà. La politica della forma non si ferma però solo a questo, perché non considerando la sostanza, calpesta costantemente le regole che sono la sostanza, pur di galleggiare. Ed è così che  la non regola diventa diritto acquisito. Ecco allora, programma le manifestazioni natalizie  e non solo, (come emerso dall’ultimo Consiglio comunale del 23 dicembre)  senza prendere impegni di spesa e senza rispettare la prassi amministrativa che è regola e quindi garanzia per tutti i cittadini. Attacca solo ed esclusivamente a livello personale chi non si adatta alla sua forma. Mai riesce a fare una contestazione di merito sul lavoro svolto ma sempre e solo accuse personali. Castelbuono oggi ha una forma strana, è un contenitore che dentro comincia a mancare di valori, diremmo anche, di un’avversione verso le regole. Quello che preoccupa di più è l’educazione distorta delle regole che sta passando. Per costruire ci vuole molto per distruggere poco. Si pensi per esempio alla raccolta differenziata che, di fatto, non esiste più, si pensi alla mensa scolastica distrutta, al caos del traffico, si pensi a tutti quei ragazzi dei quali nessuna delle Istituzioni comunali e culturali si sta preoccupando costruendo percorsi educativi e civici. La politica della forma e non della sostanza, lancia il messaggio che tutto si può fare se si siede su una poltrona istituzionale, perché non sa che, invece, proprio chi siede su quelle poltrone, come diceva Pericle, deve prima di tutti, avere rispetto del prossimo, delle regole, anteponendole a vacui e frivoli privilegi. In tutto questo manca l’aspetto più importante che è quello della stima, che è il livello più profondo dell’amore, del rispetto delle leggi, che da Pericle in poi, tutti i più grandi uomini di politica e di cultura hanno impresso alla nostra civiltà. Ci chiediamo allora, chi è oggi che da il buon esempio?