“Lascia dormire il futuro come merita: se lo svegli prima del
tempo, otterrai un presente assonnato”.
F.Kafka
In Oriente il culto della Dormiente si tramanda dalla notte
dei tempi. In Occidente, lo stesso culto è dedicato all’Assunta che festeggiamo
il 15 agosto. Perché la Dormiente? Lei, Maria, raccontano i venti orientali, si
addormenta e in questa veglia perpetua raggiunge poi il suo amato figlio. Oriente
e Occidente, vento e memoria…Già la memoria! Se riportata alla nostra storia,
alla castelbuonesità, ci ricorda fatti che oggi sembrano ripetersi, come un
mantra. Andiamo per ordine. Anche noi nella nostra comunità, venerato come i
santi, abbiamo il Nostro Dormiente
sornione. Un “Fenomeno” paesano che ha tentato più volte di farsi onorare
altrove, anche lui, è oggetto di culto con un preciso rituale. Dorme come
faceva dieci anni fa. E’ abile, un bravo imbonitore, lui ha un sogno: governare
per altri 20 anni, 100, 1000… soltanto Lui, però,… coltiva questo sogno! E già,
se è un fenomeno in tutto, non lo è nel gioco di squadra, Lui le squadre le smonta,
come un “nostrano” ed esperto D’Alema. E’ bravissimo a fare fuori i “compagni”,
solo quelli però, gli altri, gli avversari gli servono come alibi o alleati di temporaneo sostegno. Meno abili di lui, capaci
solo di propaganda e populismo, lo fanno rimpiangere, lui questo lo sa, e dorme,
dunque, sornione, assistendo alla
decadenza, cui tacitamente contribuisce. Non fiata, non accompagna neanche le
orazioni dei suoi in consiglio comunale se non con qualche inutile scaramuccia
con il Nostro “primo cittadino”. E’ ambizioso e per questo deve primeggiare
sempre, evita le voci critiche, lui è amico di tutti ed è capace di liquidare
anche i partiti. Ci riuscì dieci anni fa con lo storico Movimento democratico
per Castelbuono, artefice della svolta e della rinascita, oggi con il Partito
Democratico, messo ormai in liquidazione o in amministrazione controllata. Non
avendone uno lui, iI partito se lo crea. E’ abile, è solito ripetere che si circonda di “uomini e donne che amano il
proprio paese”. Ed è così, lo amano devoti e mai si sognerebbero di
criticarlo, di osteggiarlo; e Lui emerge come un pino, alcuni dicono, “sotto il quale
nulla cresce”. Infatti, nei suoi lunghi anni di militanza e governo della politica,
non ha mai contribuito a fare crescere una nuova classe dirigente.
Semplicemente non gli serviva. Il “dopo di me nessuno mai”, è la sua filosofia.
Dorme, ancora non parla, ogni tanto scrive, ma si sta appartato, aspetta
sornione il momento in cui gli altri, incapaci o forse desiderosi solo del salvatore, gli chiederanno per cortesia
di rimettersi in gioco. Vive e si alimenta delle incapacità altrui. E così, come
una cortese e “sacrificale” scelta, accetterà di “candidarsi” - pro domo sua e non nostra. Più silenzio c’è, più errori commetteranno gli altri, più
facile sarà per lui comiziare e sorridere ai cittadini. “Il mondo ci guarda”,
diceva e ripete ancora; peccato che non riesce a fare il salto di qualità
invertendo il ragionamento. Dovremmo essere noi a guadare il mondo e prendere
quello che di buono accade, se vogliamo veramente crescere. Non cambia il suo
pensiero, perché chi guarda “oltre”, dovrebbe essere capace di confrontarsi,
chi, al contrario, si fa guadare è autoreferenziale. Peccato che al culto del
Dormiente, si stiano dedicando ancora in tanti, rei di lasciare per strada
altre opportunità di crescita sociale e
politica. Peccato, ancora una volta, che uno slogan diventi solo il nome di un
movimento politico e non una filosofia. Svegliarsi da quel sogno significa non
voltare pagina, ma cambiare libro. Siamo certi che qualcuno sta già
raccogliendo appunti, riflessioni e argomenti per iniziare a scrivere un
racconto davvero nuovo sulla nostra Comunità.
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