venerdì 19 luglio 2019

L'APE REGINA


“Come api attorno al miele. Perché le api sono così attratte dal miele, dato che lo producono? Potrebbe essere solo vanità.” 
Simon Murrey
A pensarci bene il mondo delle api è davvero affascinante. Volano di qua e di là, non temono il caldo, il vento…vanno veloci e certe verso i fiori. Leggere, quasi invisibili, stanno attente a tornare con tanto nettare offerto da quei fiori ignari. Lavorano tanto, alcune sono anche più attive, tornano all’alveare per soddisfare le esigenze dell’ape regina, che si sollazza della sua maestosità, ben nascosta e protetta. Lei, in effetti, ha un grande compito, quello di addestrare il suo esercito gioioso per produrre quanto più miele possibile. Le guarda, controlla ogni movimento delle piccole api ma resta lì, ferma, gloriandosi della sua stessa natura che l’ha voluta regina, “come api attorno al miele” appunto.
Vanno e vengono le altre, in modo meccanico fanno quello che la loro regina si aspetta. Non possono trasgredire, non è neanche nella loro natura, come soldatini ben addestrati, ogni giorno per loro è tempo di rendere omaggio all’ape regina. Mute, si aggirano affannosamente nel tentativo anche di essere scelte. Sì, perché tra le prerogative che ha l’ape regina, c’è quella di sceglierne una per farla diventare il suo pupillo. Si chiama fuco l’ape che sarà scelta e che diventerà la stella nascente del regno della regina. Al fuco, anche le altre api si sottomettono, in linea perfetta con il sentimento d’inferiorità che le lega all’ape regina.
L’ape regina non ha occhi che per il suo fuco, lo fa nutrire bene, riposare, lo allieta con le sue gesta affettuose. “Una vita meravigliosa” pensa il fuco che si lascia prendere sempre più, dalle avances della sua regina. Il fuco pensa così di essere ormai salvo, di avere ottenuto tutto quello che desiderava. Come negli uomini, quando arriva l’agognato benessere, qualcuno si rilassa e allora cosa succede? Quando il fuco ormai è certo che occuperà il posto della sua regina, anche perché lei glielo ha fatto credere, essa lo uccide senza pensarci, dicono anche sia una morte atroce. Essa, senza alcun sentimento, smette di amarlo, di coccolarlo e lo uccide violentemente. “Nessuno può pensare di occupare il mio posto, che sia di esempio per tutte quello che ho fatto al fuco” dice alle altre impaurite e tremanti di paura.
Se solo le api capissero che non di solo miele di vive, la storia sarebbe diversa.
Il mondo delle api è sempre più simile a certi uomini e ai loro gesti, è affascinante e ci insegna a osservare più attentamente certi Api Regine piene di vanità e standone attenti per prenderne le distanze.






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