“Come api attorno
al miele. Perché le api sono così
attratte dal miele, dato che lo
producono? Potrebbe essere solo vanità.”
Simon Murrey
Simon Murrey
A pensarci bene
il mondo delle api è davvero affascinante. Volano di qua e di là, non temono il
caldo, il vento…vanno veloci e certe verso i fiori. Leggere, quasi invisibili,
stanno attente a tornare con tanto nettare offerto da quei fiori ignari.
Lavorano tanto, alcune sono anche più attive, tornano all’alveare per
soddisfare le esigenze dell’ape regina, che si sollazza della sua maestosità,
ben nascosta e protetta. Lei, in effetti, ha un grande compito, quello di
addestrare il suo esercito gioioso per produrre quanto più miele possibile. Le
guarda, controlla ogni movimento delle piccole api ma resta lì, ferma,
gloriandosi della sua stessa natura che l’ha voluta regina, “come api attorno
al miele” appunto.
Vanno e vengono
le altre, in modo meccanico fanno quello che la loro regina si aspetta. Non
possono trasgredire, non è neanche nella loro natura, come soldatini ben
addestrati, ogni giorno per loro è tempo di rendere omaggio all’ape regina. Mute,
si aggirano affannosamente nel tentativo anche di essere scelte. Sì, perché tra
le prerogative che ha l’ape regina, c’è quella di sceglierne una per farla
diventare il suo pupillo. Si chiama fuco l’ape che sarà scelta e che diventerà
la stella nascente del regno della regina. Al fuco, anche le altre api si
sottomettono, in linea perfetta con il sentimento d’inferiorità che le lega
all’ape regina.
L’ape regina non
ha occhi che per il suo fuco, lo fa nutrire bene, riposare, lo allieta con le
sue gesta affettuose. “Una vita meravigliosa” pensa il fuco che si lascia
prendere sempre più, dalle avances della sua regina. Il fuco pensa così di
essere ormai salvo, di avere ottenuto tutto quello che desiderava. Come negli
uomini, quando arriva l’agognato benessere, qualcuno si rilassa e allora cosa
succede? Quando il fuco ormai è certo che occuperà il posto della sua regina,
anche perché lei glielo ha fatto credere, essa lo uccide senza pensarci, dicono
anche sia una morte atroce. Essa, senza alcun sentimento, smette di amarlo, di
coccolarlo e lo uccide violentemente. “Nessuno può pensare di occupare il mio
posto, che sia di esempio per tutte quello che ho fatto al fuco” dice alle
altre impaurite e tremanti di paura.
Se solo le api
capissero che non di solo miele di vive, la storia sarebbe diversa.
Il mondo delle
api è sempre più simile a certi uomini e ai loro gesti, è affascinante e ci
insegna a osservare più attentamente certi Api Regine piene di vanità e standone
attenti per prenderne le distanze.
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