E’ stato un anno lungo, infinito,
pieno di cose accadute, molte delle quali volute, altre no ma sicuramente non
successe.
Così in un pomeriggio di pioggia,
a distanza di un anno, quasi esatto, mi viene da scrivere, e di riprendere il
mio blog, abbandonato.
E voglio scrivere su una
differenza, sulla quale i fatti accaduti mi hanno portato a riflettere.
E’ bella la differenza che c’è
fra l’accadere e, il succedere, è sostanziale, non è indifferente e regola,
quasi, tutto quello che riusciamo a vivere, a sognare, a fare, a pensare nella
nostra vita.
Passa il tempo, il tempo passa e
spesso non ci accorgiamo che la maggior parte di quello che viviamo accade e
non succede.
Non ho mai creduto all’imponderabile,
ho creduto, invece, alle e nelle coincidenze, non ho mai amato il caso, mi sa
di cosa instabile, di qualcosa che sfugge, che nega l’ineluttabile razionalità
e nello stesso tempo l’andare discontinuo del cuore.
Pensiamo che tutto ciò che
viviamo succede, come se fosse un foglio già scritto. Il succedere viene dopo l’innesco
di qualcosa che ognuno di noi ha fatto in modo di creare.
Succede che la macchina cammina…se
la metti in moto. Succede che ti bagni se piove…Succede che ti scotti se tocchi
il fuoco.
Il succedere da sempre una
spiegazione, e ancora, il succedere, ha una spiegazione in sé.
Soffermiamoci adesso sull’accadere.
Accade qualcosa quando non lo aspettiamo.
L’accadere e privo di spiegazioni. Accade qualcosa quando meno ci interessa,
quando non abbiamo preventivato, come nel succedere, cosa e come gestirla.
Accade quando non pensiamo.
Quando siamo in balia dell’accadere,
non ci sono più limiti, non ci esistono più barriere, difese.
L’accadere è un incidente,
qualcosa di assolutamente imprevisto, non calcolato e proprio per questo a differenza
del succedere, non da tregua.
Esso s’insinua nella tua vita,
nel bene così come nel male, e ti cambia, forse anche per sempre.
Esso, l’accadere ci costringe a evolvere,
nel bene così come nel male; da questa evoluzione usciamo migliori o peggiori,
fieri con le ossa rotte.
E’ con l’accadere e non con il
succedere che la vita non è più la stessa.
Il succedere è un viaggio
prenotato, l’accadere è un biglietto acquistato all’ultimo minuto.
L’accadere nega la possibilità di
scegliere, con esso non si ha la libertà di potere stabilire il movimento. E’
un salto nel buio.
Si attraversano tante cose nella
vita, ogni giorno a ognuno succede di dovere attraversare cose che succedono,
di andare oltre, di varcare la frontiera, di saltare il fosso.
Quando le cose accadano, si sta
fermi, non ci sono strade da attraversare, non ci sono ponti che ci collegano
ad altro.
E’ nell’accadere che il
cambiamento principale sia quello di rimanere fermi, di non andare ma di
lasciarsi attraversare.
Siamo noi stessi, il ponte, la
strada, l’imponderabile citato prima.
Aspetto allora il prossimo
pomeriggio non uggioso per comprendere quanto sia stata lunga e difficoltosa e
nuova la strada del cambiamento accaduto.
Nessun commento:
Posta un commento