lunedì 26 novembre 2012



Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressione di fanatismo e c'è troppo fanatismo nel mondo.

E. Berlinguer.

Ieri ci sono state le primarie del centrosinistra, ieri in Italia un fiume di gente ha preso il suo tempo e invece di darsi all’antipolitica l’ha speso per dare un segno di democrazia. Con la giornata di ieri, sembrano lontanissimi i tempi dell’antipolitica, del berlusconismo rampante, delle polemiche contro a prescindere dall’oggetto della polemica. Ieri in Italia quasi cinque milioni d’italiani sono andati a votare per partecipare, per dire come vedono il futuro, per attestare che loro ci sono. Ci siamo.
Ieri è stata una bella pagina di politica, di storia del nostro paese, spesso e volentieri bistrattato, deriso, ma, vivo nella sua democrazia. Ieri in Italia il popolo si è mosso. Un popolo colorato, ansioso, speranzoso, idealista, concreto, un popolo variopinto. E’ bello il popolo di sinistra.
Gli italiani nei bar, nelle piazze, sui treni, in spiaggia dicono tutti che si dovrebbe fare la rivoluzione, che si dovrebbe scendere in piazza: “ ma sì, non se ne può più”….” E’ arrivato il momento”….”Siamo come la Grecia”. Poi quel tipo di rivoluzione non si compie mai.
Ma in Italia, terra nei secoli dominata, la vera rivoluzione si compie sempre democraticamente, la stanchezza, lo scoramento, il pensare di voler cambiare si fa con la partecipazione.
Ieri a dispetto delle beghe di paese un popolo si è mosso, ieri non c’è stato limite alla voglia di segnare la strada. Chi si è recato ai seggi, c’è andato per portare il suo segnale, per dire andiamo in questa direzione. Ieri la sinistra ha dimostrato di esserci, non tanto, come spesso dico, nei coordinamenti dei partiti, non nelle stanze del potere, non nei giochi fatti; ieri il popolo ha definito una cosa importante: siamo noi la sinistra, siamo noi che decidiamo. State attenti, non lo dimenticate.
E allora al diavolo chi c’era seduto per raccogliere la tua firma, al diavolo le provocazioni, al diavolo l’essere etichettati, al diavolo tutti, ieri l’unica cosa vera era la volontà di sinistra. Al diavolo le invettive di chi non sa cosa sia la sinistra perché non hai mai respirato la sua aria e non ne ha mai avuto neanche la curiosità. Ieri il popolo di sinistra ha preteso rispetto da parte di tutti. La sinistra ha spiegato il suo stile.
La democrazia è questo, è quando il popolo si muove nei momenti più complicati della storia, quando si pensa di stare per affondare. L’italiano è così, vede la barca che affonda e quando pensa che non ci sia più nulla da fare, riesce a salvarsi.
Io sono fiera di quello che è accaduto ieri e pace se oggi ci sono state delle polemiche. Ieri il popolo di sinistra ha vinto, quel popolo che non si è fatto rottamare.


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