“Galleggiando dolcemente
e lasciandosi cullare
se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne và
chi mai sarà, chi mai sarà
quell'uomo in frack”.
e lasciandosi cullare
se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne và
chi mai sarà, chi mai sarà
quell'uomo in frack”.
D.Modugno.
C’è un elemento che distingue da quasi tre lustri la
storia politica di Castelbuono. Si dirà che un uomo politico sulla breccia da
così lungo tempo sarà indubbiamente affascinante, operativo, lungimirante e
concreto, “uni ca si svrazza”. Non si può rimanere a galla per tanto tempo senza avere queste particolari doti. E
invece ancora una volta la comunità castelbuonese riesce ad essere “stupefacente”
mediante il Fattore K.
Intendiamoci, Il
Fattore K non è nulla di tutto quello che abbiamo detto sopra. Non è operativo,
lungimirante, non ha mai neanche avuto un suo ufficio. E’ l’unico ad avere una
sede centrale in paese: Piazza Margherita. Lo trovi sempre lì, come la fontana,
la chiesa, l’Ex Banca di corte, le macchine parcheggiate a qualsiasi ora. Il
Fattore K c’è sempre è una delle poche certezze che abbiamo! Sciarpa rosso
sbiadito e giornale sotto al braccio, parla, parla, parla con tutti; uomini, donne,
anziani, bambini, sedie, pietre e cestini dell’immondizia. Non si lascia
scappare nessuno. E’ come la bocca della Verità a Roma. Anche i turisti lo
sanno ormai, fa parte dell’itinerario storico monumentale di Castelbuono.
Dicevamo che non ha tutte quelle caratteristiche che identificano un uomo
politico di “razza”, però, a pensarci bene, una la tiene: la capacità di
galleggiare. Lo fa da sempre è lui stesso a dirlo. Quando, infatti, l’opposizione
in Consiglio comunale evidenzia le inadempiente dell’Amministrazione, il
Fattore K, fa il suo mestiere, come lo ha sempre fatto, si alza e difende
l’indifendibile. Lo deve fare, per dovere doveroso. Di più, la frase che dice
sempre è: “ Prima puri accussì si faciva, ora vi fati meraviglia, ma sempri
accussì sa fatti”. Come se fosse giusto così, dando ragione, non rendendosene
conto, a chi mette in evidenza la superficialità e la poca serietà di chi
amministra, quindi anche la sua. Forse in modo inconsapevole ci mette in guardia
dal fatto che, lui stesso ha sempre fatto parte di amministrazioni che hanno
“lavorato” in modo non adeguato? Approssimato? Senza una progettualità? Ai
posteri l’ardua sentenza. Il Fattore K s’intende di tutto, il suo sapere va dalla
gestione del “personale”,
all’urbanistica, ai lavori pubblici, al traffico, al decoro urbano, alla
raccolta differenziata, alla cultura,
(una volta ci disse che lui aveva fatto il liceo classico e che per
questa ragione aveva delle competenze provate in campo culturale). Passa dal
risparmio energetico a quello della spesa di casa nostra con una nonchalance
degna di uno statista. E’ un unicum, maestro-esperto nell’arte del
galleggiamento forzato e permette, con la sua capacità innata, di fare
galleggiare anche quei “quattro amici al bar” che fanno parte
dell’amministrazione. Ora ci chiediamo, se è questo quello che sa fare bene il Fattore K, in cosa è stato determinante
nelle scelte politiche del passato? Perché ha sempre avuto credito in quelli
che hanno scritto la storia politica degli ultimi 30 anni di Castelbuono? La
sinistra lo ha allevato e la destra lo ha sollevato e “mantenuto”. Va in apnea e poi annaspa solo quando, e gli
succede spesso, perde le staffe. Anche lui sa, però, che: … giunta mezzanotte, si spegneranno i rumori,
le luci, i frastuoni; si spegnerà anche
l’insegna del Cin Cin Bar,… le strade sono già deserte, deserte e silenziose, ma
un ultimo “randaggio” moggio, moggio se ne va….
Lo sa il Fattore K che “la sua lunga e travagliata giornata”
è finita? Semmai sia mai cominciata.
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