“E’ un mondo difficile e vita intensa/felicità a momenti e
futuro incerto... ”
Tonino Carotone
Finalmente ci siamo, dopo le fatiche del bilancio è arrivato
il momento del divertimento. Nelle stanze del Comune non si pensa ad altro,
sfilate, carri, veglione e tanto altro sono in preparazione per la felicità
dell’intera Comunità. Come si sa ogni fuoco dura poco ed ecco allora sorgere i primi problemi: “ di dunni i pigliami i
sordi?” tuonò il Nostro in un afflato di collera mista a tristezza. “io sono
stanco, dopo le fatiche mentali che mi è costato il progetto “Castelbuono si
racconta”, da qui alla fine della sindacatura un m’ati a dumannari nenti”. Un
evento, quello del Carnevale molto caro all’amministrazione che può divenire un
fallimento. Allora subito si organizzano le truppe kammellate. “Carù un vi
preoccupati a soluzioni c’è”, disse il più esperto in temi carnascialeschi.
Tutti lo guardarono come si fa con il cielo stellato della notte di San
Lorenzo, con quella meraviglia che solo i bambini hanno. “Andiamo per ordine”
disse. E così tra una discussione e l’altra si definisce il programma completo.
Il Nostro vestito con l’ormai noto saio della politica guiderà una sfilata
allegorica nella quale saranno presenti tutti i membri dell’amministrazione e
dei cda delle istituzioni museali. Per mancanza di fondi sfileranno così come
usano vestire. Non c’è bisogno di altro travestimento. Serate danzanti si
terranno a Piazza Castello e “Senza seggi ca pua un ni ricurdami comi sanni a paari”,
tutti all’impiedi dunque per un evento eccezionale. Alla musica ci penserà
l’assessore-consigliere-cantore, lui se e intende. Gran
cerimoniere sarà l’unica donna presente nella tolda di comando che, vestita da
odalisca, distribuirà premi che di seguito elenchiamo: Premio al più fedele; al
più resistente; al più silenzioso; a chi ha avuto di più; a chi si è dimesso
prima, dopo, durante e in futuro. Gli accoliti faranno da codazzo alla sfilata.
I maligni dicono “così vediamo quanti siamo. E’ ora della conta per le future
elezioni”. Mai posto fu più indicato per loro. Durante la sfilata si farà anche
una questua per i futuri eventi culturali. Un comunicato interplanetario
comunicherà data e ora dell’evento. La testa di turco per l’intera popolazione
sarà offerta, “sempri siddri arrivani i sordi”, a Palazzo Failla. Per lo meno
capiamo a cosa serve questo bellissimo posto o location come amano dire in
amministrazione. La preparazione sarà per opera del Centro Polis in linea con i
fini istituzionali. Mentre si stendeva
il programma, presi ormai dalla sicurezza che anche questa volta all’ultimo
minuto e senza programmare qualcosa di buono verrà fuori, una voce, con tono
alto e disperato, disse : “Carù u Vigliuni, un ni scurdami u Vigliuni!”. Il
sogno del Nostro di svolgere il veglione 2016 al Teatro “Le Fontanelle” così
come aveva più volte dichiarato non si potrà più fare e allora cosa fare? Sconforto,
ira, disperazione, percuotono gli animi dei nostri amministratori. Ni iucami
l'elezioni! Fin quando passando per caso un cittadino si ferma, li guarda e
dice: “Un c’è bisugni di circari. Potete tranquillamente convocare un Consiglio
comunale. Chiù Vigliuni i chissi!”. Giusto esclamò il Nostro. E i giochi di
artificio? Chi li farà i giochi di artificio? L’opposizione, è brava in questo,
spara, spara e poi… E poi è’ un mondo difficile e vita intensa/felicità a
momenti e futuro incerto...a Carnevale si sa, ogni scherzo vale.
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