mercoledì 24 febbraio 2016

Cosa è la cura?

“Ti proteggerò
Dalle paure delle ipocondrie,
Dai turbamenti
Che da oggi incontrerai per la tua via,
Dalle ingiustizie
E dagli inganni del tuo tempo,
Dai fallimenti
Che per tua natura normalmente attirerai”
F. Battiato


Innanzi tutto cosa è la cura? Essa non è un principio, non si avvale perciò di regole generali o di principi primi; essa è, invece, una predisposizione orientata verso qualcuno o verso qualcosa e proprio il suo essere orientata, la fa essere una pratica, quella del vivere.
La pratica è sempre un’azione e la cura è l’azione nata con i nostri pensieri, con le nostre emozioni verso qualcosa cui siamo naturalmente portati.
Quando ci prendiamo cura di un nostro caro o quando svolgiamo con cura il nostro lavoro altro, non facciamo che svolgere un’azione finalizzata al bene non tanto nostro, quanto quello del soggetto che beneficia della nostra attenzione.
Prendersi cura dell’altro ci rende delle creature speciali, capaci di mettere l’altro al centro dei nostri pensieri e infine di metterlo nelle condizioni di fare del beneficio che gli doniamo, una decisione che alla fine lo porterà a prendersi esso stesso cura di sé.
Tutti gli esseri umani sperimentano nella vita momenti in cui hanno bisogno che qualcuno si prenda cura di loro, si avverte questo maggiormente nei momenti più difficili o per meglio dire di bisogno, perché la richiesta di cura è sempre un bisogno, di qualcosa, di qualcuno che ci faccia stare bene.
Così la cura diventa una necessità universale della natura umana: il bambino ha bisogno di cura per crescere, l’allievo ha bisogno di cura per imparare, la persona amata ha bisogno della cura del proprio caro per sentirsi vivo, l’amico ha bisogno della nostra cura per vivere senza sentirsi solo.
Come la pianta, che per crescere e vivere ha bisogno dell’acqua, così, l’uomo ha bisogno della cura, intesa come amore, come attenzione per vivere.
Non è solo l’universalità che rende la cura importante per la vita di tutti noi, è anche la sua necessità: essa è necessaria, nessuno può vivere senza essere “aiutato” dalla pratica di cura e il suo essere necessario fa parte sia della vita fisica sia di quella emotiva.
Il gioco che ne nasce, è fatto allora di uno scambio continuo di energia positiva di empatia che regola e arricchisce la vita interiore di ogni essere umano, quando ciò avviene, si assiste al famoso “scambio di amorosi sensi” di poetici natali e chi ha la fortuna di viverlo diviene un essere speciale.
Non c’è cosa più bella al mondo che avere qualcuno di cui prendersi cura, con amore e dedizione; una mia amica mi dice sempre che nella vita tutto deve essere regolato dall’amore e quindi dalla sua intensità, mi dice anche che pure i piatti vengono meglio se lavati con amore.  .
Se questo scambio manca, allora la cura non può esserci e quindi il soggetto che ne ha bisogno non può beneficiare di tanto amore, lo scambio quindi è alla base della pratica di cura;
Attenzione non è uno scambio che deve necessariamente essere alla pari, anzi la cura è più efficace e intesa se è “ a fondo perduto”.
Oggi trovare o vedere questa pratica è sempre più difficile. Il mondo che cambia continuamente e che ci fa essere sempre più egotisti, perché sempre più antagonisti gli uni con gli altri, non da modo di sperimentare quanto beneficio e quanto sentimento si celi dietro questa semplice ma preziosa pratica.
Groenhout scriveva: “ La cura è finalizzata, nella sua prospettiva ideale, a promuovere il pieno benessere intellettuale, emozionale, spirituale e fisico di chi-riceve-cura; essa ha luogo in un contesto di strutture sociali che incoraggiano lo sviluppo delle capacità di dare e di ricevere cura”.
Alla base di questa definizione c’è la visione di un mondo regolato da una fitta rete di relazioni sociali, che se andassero vissute veramente ci darebbero un mondo nuovo, pieno di speranza e di correttezza etica, tutte cose che al momento sono difficili da trovare.
Il segreto è sempre lo stesso, come per l’amore, nella cura bisogna fermarsi e aspettare che qualcuno si accorga di noi e di quello di cui abbiamo bisogno.



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