«Ogni corpo immerso parzialmente o completamente in un fluido riceve una
spinta verticale dal basso verso l'alto, uguale per intensità al peso del
volume del fluido spostato».
Archimede
Da ore e ore la Giunta comunale è in riunione. Lavorano tutti
alacremente per la gente. Vogliono trovare una soluzione al buco creatosi nelle
casse comunali, senza alcuna intenzione. Non dormono da giorni, chiusi al piano
di sopra della casa comunale, senza sosta e nessuno di loro trova risposta.
Nervi a fiori di pelle, passano in rassegna i conti senza trovare
soluzione. “La Tasi l’abbiamo aumentata, la Tari e l’Imu pure. Dobbiamo avere
la coscienza a posto, tutto quel che si
doveva fare, è stato fatto”. Qui, infatti, le tasse sono talmente alte da far
vedere le stelle. Ad un certo punto la situazione si fa anche tragica, il
Nostro stanco dalle inutili fatiche e dall’introvabile soluzione, cede ed ha un
momento di mancamento. “E’ la fine”- esclama- “come faremo a fare sagre e
divertimenti con questi lustri così spenti?”. Tutti si agitano, tranne una. Una
sola, continua a sfogliare tranquillamente un catalogo di moda. “Dategli aiuto,
subito un po’ di zucchero” dice qualcuno. “No meglio il sale” dice un altro. Ma
l’anziano del gruppo che di tensione se ne intende, esclama con voce ferma e
suadente : “Dategli un bicchiere d’acqua”.
“EUREKA!” esclama il Nostro, e così come Archimede, trova la soluzione
per continuare senza infamia e senza gloria a galleggiare. “Mandiamo le bollette
dell’acqua arretrata e pure di quella futura, dal 1976 al 2056 in un
solo anno e il gioco è fatto”.
“Sei pazzo”, grida allarmato qualcuno, “I chistiani n’acchianani di
supra”. Un altro terrorizzato dall’infausta proposta dice: “ Aspè ragioniamo,
io faccio l’orto tutto l’anno, quanti m’ha veniri a custari un citruolu e ‘na cucuzza?”.
Ma niente,
il Nostro ormai sollevato, imperterrito come sempre, non ascolta più nessuno e
con il suo solito sorriso inizia anche lui a sfogliare un catalogo di dolciumi
e biscotti ed esordisce: “Sugni sicuru ca pua
‘i chistiani su scordani”!
La Giunta è
divisa ma come in tutte le battaglie alla
fine ci sono i vincitori e i vinti. Salvo è, però, il Veglione, salvi i bon bon e cotillon con il sottofondo di uno “stimolante”
carillon per…. “galleggiare ancora in un
mare di acqua d’oro e di sale amaro”.
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